Inviato da: "antonello tiddia" antonio.tiddia@alice.it
Lun 16 Mar 2009 5:02 pm
Sciopero del 13 e industria del Sulcis al collassoGrandissima manifestazione venerdi 13 a Carbonia,20 mila in piazza, hanno sfilato per le vie della città mineraria.Un lungo corteo che non si vedeva da anni nel Sulcis , con tutte le attività ferme per 24 ore.Lo sciopero è stato indetto per la difesa dell'intera economia del Sulcis-Iglesiente e per il rilancio per una nuova politica economica.In un territorio dove il tasso di disoccupazione sfiora il 25% della popolazione e ha ripreso un forte flusso migratorio.Le fabbriche sono in crisi e lo scenario che si presenta nel polo industriale di Portovesme è drammatico:. L'Otefal, che produceva laminati in alluminio,è chiusa e i 400 operai ( 250 diretti e 150 delle imprese di appalto) sono senza stipendio da tre mesi e senza cassa integrazione;. Eurallumina si prepara a mandare in cassa integrazione 700 lavoratori;. Alcoa annuncia una riduzione di organico di oltre 100 unità;. La Portovesme S.R.L. da questa mattina avrà altre 450 persone in CIG;. Rockwool ha bloccato la produzione di lana di roccia e si libera, forse per 10 giorni, di 90 unità lavorative su un organico di 130.Occorre evitare un crac industriale e la disperazione di migliaia di famiglie.Le imprese anziché imparare dagli errori e orrori di un sistema iniquo quale è il capitalismo, tornano ai vecchi sistemi scaricando sui lavoratori i costi della loro inefficienza. Credo occorra nel Sulcis incrementare la mobilitazione e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori e di tutta la popolazione, perché sono convinto che la lotta paga sempre.Antonello TiddiaRSU CarbosulcisRete 28 aprile CGIL
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venerdì 20 marzo 2009
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