
Useremo il rosso non per retorica, non per dogma acquisito, ma per particolare affezione dato che oramai le fila son diventate troppo esili, qualcuno di noi oggi può dire di essere orgoglioso di esser nato a Carbonia, l'unico centro del Sulcis ancora rimasto in mano al centro-sinistra. Ovviamente i sardi hanno deciso, in piena democrazia ci auguriamo che il nuovo governatore dia nuova linfa all'economia,alla società ai giovani sardi. é stata una tornata elettorale controversa, sibillina fuggevole si è discusso più sulla professionalità, sull'essere imprenditore del uno o dell'altro, in questo caso Soru o Berlusconi piuttosto che soffermarsi sul problema concreto, sulla moralità della politica sarda. Mentre scorrono i numeri relativi ai seggi si omette di evidenziare un dato sconcertante il 30% di astenuti. Ogni risultato elettorale travisa rispetto a questo dato, cittadini, operai, artigiani che probabilmente rischiano il tracollo economico e il dramma sociale ma ai quali la politica non sà rispondere. Probabilmente la politica soriana non è stata compresa, è stata concepita in tempi sbagliati, ora solo 5 anni di centro-destra potranno scioglierci i dilemmi. Un elemento politico è comunque necessario citare, al vento sardista manifestato dal centro-s. gli elettori hanno preferito la centralità dello stato, per il sottoscritto è l'ennesima occasione persa ma saranno i 5 anni successivi a enunciarci le sperate risposte.

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