
...Conclusa mestamente al pronto soccorso di Carbonia dopo una serata che velgeva al termine senza tantissimi sussulti..
è l'ennesima prova di mala-sanità all'italiana, tristi i retroscena se si considera un territorio oppresso dalla crisi economica che tenta di puntare tutte le sue sinergie sul turismo di massa. Auspichiamo anche la presenza di infrastrutture, sopratutto quelle sanitarie all'altezza delle esigenze collettive e non deficitarie, scadenti come quelle palesate in questa serata. La serata volgeva al termine, circa le 2 del mattino, ci rechiamo alle auto dopo aver trascorso alcuni scampoli di nottata in località Porto Pino-Sant'Anna Arresi. Mentre si dialoga affianco alle auto un amico si sente male e sviene, dopo aver battuto violentemente il capo a terra. Gli prestiamo i soccorsi cercando di farlo rinvenire, fortunatamente reagisce bene, tuttavia presenta notevoli escoriazioni sul viso. Dopo aver tamponato le ferite ci rechiamo a Giba centro distante alcuni KM, poichè è operativa la sede staccata della USL facente capo alla provincia di Carbonia-Iglesias. Inizia quì l'avventura più cupa dell'estate 2008...si presenta un pseudo-medico visibilmente assonnato, il quale dopo una visita sommaria ci riferisce che nn può operare con punti di sutura sulle escoriazioni poichè non disponeva del materiale occorrente.....ecco la sanità....
Con estrema calma il funambolico medico ci invitava a recarci a Sant'Anna nella sede della guardia medica, ci assicurò che disponevano dell'occorrente. Così facemmo, una volta arrivati nel luogo ci accolsero addiritura due dottoresse le quali dopo aver visitato il paziente con estrema sagacia ci dissero che il filo da sutura presente nell'ambulatorio non era adatto alla pelle del viso poichè di spessore troppo grosso...incazzati neri volgemmo verso Carbonia al pronto soccorso, dopo circa 2 ore di attesa applicarono al malcapitato 17 punti di sutura...nel frattempo erano giunte le 7 del mattino.
Questa è la realtà in un territorio deficitario di infrastrutture, che cerca di emergere con facili slogan sullo sviluppo turistico ma tragicamente carente nei servizi essenziali, in questo caso fondamentali onde salvaguardare la salute delle persone.
N.T.
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